17.5.02

Incontro con George Lucas

Arriva sulla Croisette il creatore della saga di "Star Wars" per accompagnare "Episodio II - L'attac

Episodio II - La guerra dei Cloni

Alessandro De Simone

Non capita tutti i giorni di poter incrociare George Lucas, ben sapendo quanto sia restio ad incontrarsi con la stampa e con il pubblico. Sono cose che perr possono succedere a Cannes durante il Festival del cinema. L'uomo dello Skywalker Ranch ha voluto infatti presentare personalmente al mondo la sua ultima creazione in ordine di tempo, "Episodio II - L'attacco dei cloni", evento speciale qui sulla Croisette. L'incontro con la stampa internazionale ha avuto luogo alla Sala Bunuel del Palais du Cinema e ci ha rivelato un Lucas desidoroso di essere nuovamente considerato un autore a tutti gli effetti dopo la lunga assenza conclusasi con 'Episode 1'. Questo ha risposto a chi gli chiedeva quale fosse la sua posizione nei confronti delle innovazioni apportate al cinema dall rivoluzione digitale, di cui lui stesso il maggiore fautore. 'Le tecnologie digitali hanno facilitato il lavoro degli autori e in alcuni casi hanno anche cambiato il loro modo di lavorare. Il film non piu' un'opera chiusa, ma ha la possibilita' di evolversi grazie all'avanzamento tecnologico. Grazie a questi strumenti ho potuto inserire la scena con Jabba the Hut in 'Guerre stellari', cosa che non potevo fare 25 anni fa perche' non avevo a disposizione una tecnologia adatta. Modificare quanto gia' e' stato fatto e' giusto, se puo' servire a migliorare il film e renderlo piu' vicino a quello che si aveva in testa.

E a proposito della saga cinematografica piu' famosa del mondo, Lucas ha ribadito quanto aveva gia' piu' volte detto: 'La mia intenzione era di girare un solo film quando scrissi la sceneggiatura trent'anni fa. Ma sarebbe stato un film di cinque ore e allora decisi di fare solo la prima parte. Il resto h venuto dopo.

Lo sviluppo del digitale e' necessario anche per permettere la conservazione delle creazioni artistiche cinematografiche, quindi il passaggio dalla pellicola a un supporto diverso appare necessario. 'Non ho niente contro la pellicola, anzi, utlizzo le esperienze fatte fino questo momento e le metto al servizio del mio cinema per cui ho perr bisogno di un tipo d'immagine diversa che sto sviluppando grazie al digitale.

'L'attacco dei Cloni' esce negli USA tre settimane dopo 'Spider-man', ma Gorge non sembra preoccupato dal confronto. 'La mia preoccupazione non e' quella di entrare in competizione con un altro film o di battere record d'incassi, ma semplicemente fare un prodotto artistico di qualita'.

L'arte del cinema innanzitutto e a chi chiede se il prossimo passo sar` la sostituzione degli attori in carne ed ossa con loro cloni digitali, Lucas risponde molto chiaramente: 'Un computer puo' riprodurre Tom Hanks o chi per lui, sono cose in effetti gia' facciamo per le scene d'azione piu' spettacolari, ma non si puo' riprodurre la voce di un attore, ne' tantomeno la sua mimica facciale e il suo linguaggio del corpo, parti fondamentali della recitazione. Fare una cosa del genere significherebbe semplicemente creare la caricatura digitale di un attore. Recitare e' e restera' un'espressione soltanto dell'essere umani.

Parole pronunciate da chi ha un profondo amore per l'arte cinematografica a tutto tondo e soprattutto da un cineasta che e' stato capace di portare, in prima persona o producendoli, molti dei suoi sogni sullo schermo. Un artista vero, quindi, che al contrario di molti suoi colleghi puo' vantarsi di un'invidiabile facilitazione: 'Faccio quello che voglio e che mi piace, senza preoccuparmi dell'aspetto commerciale, sono nelle condizioni di non pormi questo problema...'

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